Le Case di Houzz: Il Pro che Ha Scelto il Tropical Chic a Milano
Trasformare una casa in una fonte di energia è possibile, grazie a un "tempio" e un tocco tropicale. Succede a Milano
Nel capoluogo lombardo, Studio Paradisiartificiali progetta una casa che ha voglia di raccontarsi, che crede nella sacralità dello spirito che emana e che trova in una nota in stile tropicale – ebbene sì, anche a Milano! – il modo per rendere lo spazio animato e pieno di calore: in una parola, vivo. Tutto coniugando calibrato gusto decorativo e comfort degli spazi, stimoli all’immaginazione ed influenze positive sulla sfera domestica.
La coppia di proprietari, che da tempo disponeva dell’appartamento, voleva rinfrescarne il layout in vista del suo definitivo ritorno in Italia. Se una rivisitazione della pianta non era tra gli interventi previsti, non erano neanche state avanzate richieste particolari dal punto di vista delle finiture e dello stile. Eppure, sollecitati da Paradisiartificiali, marito e moglie si sono messi in gioco a favore di un relooking originale, indirizzato a definirsi non tanto come una semplice decorazione, quanto come un vero e proprio apparato scenico, sempre giocato sul filo di lana di un gusto sofisticato ma mai acceso.
«Crediamo che la nostra sia una professione da interpretare in maniera militante: è giusto naturalmente veicolarsi attraverso un approccio dialogante con il cliente, però ci deve esser la consapevolezza che il progettista ha il ruolo di una vera e propria guida. La sua visione, al pari di quella di un regista che sta perorando la causa del suo film, deve essere difesa e sostenuta», raccontano Paradisiartificali commentando l’iniziale sorpresa e la successiva convinzione con cui i clienti hanno abbracciato le proposte messe in campo.
«Crediamo che la nostra sia una professione da interpretare in maniera militante: è giusto naturalmente veicolarsi attraverso un approccio dialogante con il cliente, però ci deve esser la consapevolezza che il progettista ha il ruolo di una vera e propria guida. La sua visione, al pari di quella di un regista che sta perorando la causa del suo film, deve essere difesa e sostenuta», raccontano Paradisiartificali commentando l’iniziale sorpresa e la successiva convinzione con cui i clienti hanno abbracciato le proposte messe in campo.
Lampada: Dioscuri di Michele De Lucchi per Artemide; piastrelle rosa linea Bisello di Ceramica Vogue
È la stanza di ingresso lo spazio che incarna maggiormente lo spirito della ristrutturazione. Varcando la soglia di casa, una parete dipinta di verde con un rosone e, a lato, due porte affiancate, si distingue come una micro-architettura dai tratti quasi sacri. Per i progettisti di Studio Paradisiartificiali si tratta del “tempietto”, una presenza quasi animistica – “una rappresentazione simbolica, una casa nella casa”, sono le loro parole – che ha la funzione di una vera e propria icona, esaltando il legame con lo spazio domestico e rafforzando un vincolo di natura spirituale.
Dietro il “tempietto”, non a caso, si sviluppa la parte più intima, la zona notte, mentre la zona giorno si distribuisce lateralmente, con le due stanze – la cucina e il salotto – rispettivamente alla destra e alla sinistra della soglia di casa.
Sulle pareti dell’ingresso, due porzioni verticali di muro della parete sono state rivestite con piastrelle rosa diamantate, creando una corrispondenza cromatica integrata con il tono color salvia del “tempio”.
È la stanza di ingresso lo spazio che incarna maggiormente lo spirito della ristrutturazione. Varcando la soglia di casa, una parete dipinta di verde con un rosone e, a lato, due porte affiancate, si distingue come una micro-architettura dai tratti quasi sacri. Per i progettisti di Studio Paradisiartificiali si tratta del “tempietto”, una presenza quasi animistica – “una rappresentazione simbolica, una casa nella casa”, sono le loro parole – che ha la funzione di una vera e propria icona, esaltando il legame con lo spazio domestico e rafforzando un vincolo di natura spirituale.
Dietro il “tempietto”, non a caso, si sviluppa la parte più intima, la zona notte, mentre la zona giorno si distribuisce lateralmente, con le due stanze – la cucina e il salotto – rispettivamente alla destra e alla sinistra della soglia di casa.
Sulle pareti dell’ingresso, due porzioni verticali di muro della parete sono state rivestite con piastrelle rosa diamantate, creando una corrispondenza cromatica integrata con il tono color salvia del “tempio”.
Panca: Ypperlig di Ikea; attaccapanni: Dots di Muuto
Nella parete accanto alla porta di casa, un dettaglio della parete rivestita dalle piastrelle diamantate, affiancato da un guardaroba a vista.
Nella parete accanto alla porta di casa, un dettaglio della parete rivestita dalle piastrelle diamantate, affiancato da un guardaroba a vista.
Un dettaglio del “tempietto”, realizzato con piastrelle di gres di Mutina della linea Rombini
Cucina: Luna by Lube; sedia: Superleggera di Cassina; tavolo: Docksta di Ikea; lampadario a sospensione: Manava di Maisons du Monde; pavimento in gres effetto cemento
In cucina, un layout pulito dà aria e apertura allo spazio, che beneficia della grande portafinestra e della fluidità che definisce tutta la zona giorno, la quale non è segmentata da porte tra cucina e soggiorno.
Sulla parete di fronte al piano cucina, un murales ispirato ai colori e allo spirito dei tropici (nella prima immagine) crea un vitale punto di rottura con la linearità dello spazio, funzionando come una fonte metaforica di energia e immaginazione.
In cucina, un layout pulito dà aria e apertura allo spazio, che beneficia della grande portafinestra e della fluidità che definisce tutta la zona giorno, la quale non è segmentata da porte tra cucina e soggiorno.
Sulla parete di fronte al piano cucina, un murales ispirato ai colori e allo spirito dei tropici (nella prima immagine) crea un vitale punto di rottura con la linearità dello spazio, funzionando come una fonte metaforica di energia e immaginazione.
Il file digitale dell’illustrazione è stata stampata su piastrelle 20x20 cm
«Cerchiamo di fare sempre progettazione al plurale. L’interazione con altri creativi e colleghi è fondamentale: la nostra ambizione non è quella autocelebrativa», continua il duo. Il risultato di questa apertura è il murale, chiamato Nuevo Mundo, che vediamo in questa immagine. Disegnata dall’artista messicano Guillermo Flores, in arte Orbeh, la stampa digitale su ceramica rappresenta un paesaggio dominato dalla natura ridondante e dall’allegria della vita tropicale: un vero e proprio augurio metaforico, custodito nella visione degli architetti proprio dietro il “tempietto”.
«Cerchiamo di fare sempre progettazione al plurale. L’interazione con altri creativi e colleghi è fondamentale: la nostra ambizione non è quella autocelebrativa», continua il duo. Il risultato di questa apertura è il murale, chiamato Nuevo Mundo, che vediamo in questa immagine. Disegnata dall’artista messicano Guillermo Flores, in arte Orbeh, la stampa digitale su ceramica rappresenta un paesaggio dominato dalla natura ridondante e dall’allegria della vita tropicale: un vero e proprio augurio metaforico, custodito nella visione degli architetti proprio dietro il “tempietto”.
La sala è situata sulla destra dell’ingresso, di fronte alla cucina. In virtù della sua lunghezza, ha richiesto un lavoro sartoriale per permetterne di ottimizzarne la vivibilità. La grande libreria, realizzata su disegno e su misura in MDF, si dispone sull’intera parete. Alla fine della libreria, un’altra colonna rosa dà ritmo alla stanza, riprendendo la decorazione dell’ingresso.
Lampadario di Costance Guisset per Petite Friture; tappeto: Barcellona di Maisons du Monde; tavolino: Mastea di Miniforms; arazzo: Garden of Eden di Indha Mahdavi per Golran; divano vintage: by ISA Bergamo; poltrona vintage in teak di France & Daverkosen
Alle pareti del salotto, un arazzo della designer francese Indha Mahdavi enfatizza il foliage che riaffiora a più riprese tra le stanze di casa, sottolineando la presenza vegetale e ammiccando al tema tropicalista.
Alle pareti del salotto, un arazzo della designer francese Indha Mahdavi enfatizza il foliage che riaffiora a più riprese tra le stanze di casa, sottolineando la presenza vegetale e ammiccando al tema tropicalista.
Letto: Notturno di Flou; tavolino: Mastea di Miniforms; abat jour vintage in stile Mid-Century; tappeto: Ludde di Ikea.
La camera padronale non ha subito interventi particolari. Pochi mobili selezionati sono stati distribuiti cercando di enfatizzare il senso di linearità e pulizia, rendendo la zona notte un luogo votato al relax mentale e al riposo.
La camera padronale non ha subito interventi particolari. Pochi mobili selezionati sono stati distribuiti cercando di enfatizzare il senso di linearità e pulizia, rendendo la zona notte un luogo votato al relax mentale e al riposo.
Maschere by Umasko, panca: Ypperlig di Ikea; lavagna :Mala di Ikea
Nella stanza del bambino, l’atmosfera giocosa è sollecitata dai materiali naturali e da oggetti per l’infanzia senza tempo. Al muro, alcune maschere di animali lavorano sul tono grafico della camera, armonizzando il colpo d’occhio e sollecitandone lo spirito ludico.
Nella stanza del bambino, l’atmosfera giocosa è sollecitata dai materiali naturali e da oggetti per l’infanzia senza tempo. Al muro, alcune maschere di animali lavorano sul tono grafico della camera, armonizzando il colpo d’occhio e sollecitandone lo spirito ludico.
Sanitari: serie 500 di Antonio Citterio per Pozzi Ginori; specchio e mobile del lavandino: Start Play by Ardeco
L’attenzione ai dettagli e ad un controllato décor non ha risparmiato neanche il bagno della proprietaria, dove oggetti personali insieme a quadri scelti da Paradisiartificiali hanno contribuito a delineare un vivace collage di simboli e frammenti di vita. Un modo, ancora una volta, per aggiungere un ulteriore significato, uno strato aggiuntivo di personalità e senso all’intimità domestica, contribuendo a renderla ancora più di ispirazione e personale.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
L’attenzione ai dettagli e ad un controllato décor non ha risparmiato neanche il bagno della proprietaria, dove oggetti personali insieme a quadri scelti da Paradisiartificiali hanno contribuito a delineare un vivace collage di simboli e frammenti di vita. Un modo, ancora una volta, per aggiungere un ulteriore significato, uno strato aggiuntivo di personalità e senso all’intimità domestica, contribuendo a renderla ancora più di ispirazione e personale.
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Chi ci abita: una famiglia con un bambino
Dove: Milano
Progettista: Studio Paradisiartificiali
Superficie: 98 m²
Anno: anni ‘70
Ristrutturazione: 2019
Una presenza tangibile da vivere: è questo il tratto che sembra distinguere il lavoro di Studio Paradisiartificiali, duo creativo operante nel campo degli interni e nel design di prodotto. Per la loro ultima fatica, un appartamento milanese di circa cento metri quadrati, la volontà di spezzare l’anonimato con una ricerca decorativa audace ma non esuberante è stata una linea guida che ha legato tutti gli ambienti della casa. Contribuendo a delineare un particolarissimo genius loci, una personalità vivida in dialogo con la quotidianità degli abitanti.