Le Case di Houzz: Nightmare a Berlino, un Appartamento Gotico
Letto a baldacchino, drappi e teschietti: ecco come un amante dello stile gotico ha arredato la sua casa in bianco e nero
Bianco come il cielo, nero come la morte. È forse possibile riassumere in questo modo il concetto di arredamento che pervade questo appartamento gotico a Wedding, un quartiere di Berlino? Quando Marcus Kauth era alla ricerca di idee per arredare casa sua, lo ha fatto come un professionista. Ha raccolto una serie di immagini e tratto ispirazione da tutto ciò che gli passava tra le mani: disegni, fotografie, letti in castelli barocchi. «Alla fine ho deciso di tenere lo sfondo bianco e dare un’impronta personale con gli oggetti». Il concetto è esteticamente chiaro. Kauth si guadagna da vivere con il web design, ma anche la sua passione per la fotografia di nudi e la moda gothic gli permette di raggiungere risultati professionali, esattamente come l’arredamento della casa. Forse ha a che fare con il perfezionismo da cui non riesce a liberarsi – e forse non dovrebbe, visti i risultati.
L’appartamento in Brunnenstraße non era mai stato inserito in un annuncio. L’agente immobiliare lo menzionò durante la visita a un altro immobile. Kauth venne, vide e vinse. In corridoio, con a sinistra la cucina e a destra il bagno, si trova un vecchio armadio da archivio, che è stato verniciato in color palissandro per far intravedere ancora le vecchie scritte sui cassetti. Sulle pareti sono appese le fotografie di nudi di una sua mostra. «Helmut Newton è sicuramente un modello da seguire», afferma Kauth. «Nella fotografia in bianco e nero è ancora un indiscusso maestro dal punto di vista compositivo».
Su un basso scaffale in corridoio si trova questa raccolta di antiche bibbie. «Una volta all’anno passo quattro settimane su Ebay. Sono affascinato dalle cose vecchie. Se penso a chi ha tenuto tra le mani questi libri e a tutto quello che hanno dovuto affrontare… ben due Guerre Mondiali!».
In cucina Kauth ha abbinato i mobili dell’Ikea a vecchie dispense. «Ho trovato molte cose nei mercatini antiquari di Rahnsdorf. Quando l’ho comprato, il vecchio mobile della cucina aveva un aspetto pessimo e ora, dopo averlo ripulito, è fantastico. Mi sorprende che spesso i venditori non ci arrivino. Ma così si riesce a portare a casa le cose a un prezzo più basso».
A un vecchio gancio, usato un tempo per conservare le carni, sono oggi appese pentole e scolapasta. La cucina ha una pianta triangolare, con un angolo acuto in corrispondenza della finestra che dà sul cortile. «La sfida nell’arredare l’intero appartamento era quella di trovare sempre una risposta alla domanda: dove lo metto? La casa è piena di angoli», racconta Kauth.
«L’arredamento del bagno non ha nulla di davvero speciale. Niente prodotti di marca, in realtà sono più o meno quelli più economici sul mercato. Ho sostituito soltanto i rubinetti, scegliendo quelli di Grohe». Anche qui domina il principio del bianco e nero e crea una certa eleganza.
Rubinetteria: Grohe
Rubinetteria: Grohe
Dal corridoio si raggiunge innanzitutto la sala da pranzo. «Le sedie sono un regalo dei miei genitori. Le hanno comprate in Olanda da un antiquario. Il tavolo è nuovo».
A sinistra, sull’armadio, si trova la replica della testa di un personaggio del film Hellboy: il malvagio Karl Ruprecht Kroenen. La gigantografia della farfalla è un lavoro di Kauth, che ha realizzato anche la cornice. Il tessuto nero che corre intorno alla fotografia è stato ricavato dalle calze a rete.
Pelle bovina: Koldby, Ikea
A sinistra, sull’armadio, si trova la replica della testa di un personaggio del film Hellboy: il malvagio Karl Ruprecht Kroenen. La gigantografia della farfalla è un lavoro di Kauth, che ha realizzato anche la cornice. Il tessuto nero che corre intorno alla fotografia è stato ricavato dalle calze a rete.
Pelle bovina: Koldby, Ikea
Questo pianoforte si trova proprio accanto alla porta che conduce nella sala da pranzo. In passato una delle coinquiline di Kauth suonava il pianoforte e grazie a questo recente acquisto, presto tornerà a farlo. Questo piano Zimmermann del 1890 è infatti una recentissima aggiunta all’arredamento. L’accordatore è già stato contattato.
Sopra al pianoforte è appeso forse l’oggetto più curioso di tutto l’appartamento: l’annuncio originale del fidanzamento tra la Principessa Sissi e l’Imperatore Franz Joseph, che durante il ballo di fidanzamento si trovava su una lavagna accanto alla sala da ballo. Kauth lo ha comprato da un amico dei suoi genitori, che lo aveva acquistato assieme a un castello a Gelsenkirchen ma dopo alcuni anni aveva dovuto presentare istanza di fallimento.
Nell’appartamento continuano a spuntare vecchi crocifissi. «Sono cattolico, ecco il motivo. Mi affascina poi la forza che ha la religione, nel bene e nel male. Penso che le croci abbiano un’estetica particolare e siano molto interessanti dal punto di vista geometrico», spiega Kauth. L’armadio su cui si trova questa collezione è stato realizzato a metà del XIX secolo per l’arredamento di una chiesa. Si trova nella grande camera da letto di Kauth, che usa anche per vivere. Gli intagli raffigurano scene bibliche. Adamo ed Eva nel paradiso…
…e interessante è anche il contenuto del mobile rivestito di velluto: «Ci ho sistemato la mia scorta di alcolici».
Nelle scatole illuminate si trovano le Living Dead Dolls, disegnate da Ed Long, Damien Glonek e Michael Markowitz e prodotte da Mezco Toyz. Le tende hanno lo stesso stile del baldacchino dell’ampio letto, che si trova sul lato opposto della stanza.
Living Dead Dolls: Mezco Toys
Living Dead Dolls: Mezco Toys
Per questa costruzione interamente realizzata da lui, compreso il baldacchino, Kauth ha tratto ispirazione dall’immagine di un letto barocco. «Mia mamma ha cucito per quattro settimane». Il baldacchino è appeso al piano di un vecchio tavolo. Il giroletto è realizzato in pino verniciato di scuro.
Perfino le nappe del baldacchino sono studiate fin nel minimo dettaglio. Kauth non ha lasciato nulla al caso. «Mia mamma ha trovato la passamaneria a frange per il baldacchino in un mercato delle grandi occasioni a 1,50 euro. La passamaneria era di colore verde fino a quando non l’ha tinta. E le nappe le ho disfatte e impreziosite. Le piccole teste di zombi provengono dai Berlin Dungeon e prima erano le teste delle matite, quella grande è stata presa in un negozio del centro commerciale Alexa che svendeva la merce. E un giorno è passata mia mamma e ha chiesto: “Cosa stai facendo?” mentre cucivo sopra queste piccole roselline di stoffa».
Un tempo il gatto in questa cornice, proprio accanto al letto regale, era vivo e oggi è imbalsamato. Kauth lo ha trovato durante un servizio fotografico sul terreno di un vecchio sanatorio a Chemnitz. Quando gli ho chiesto come lo ha attaccato, ha detto: «È semplicemente appeso a un chiodo». Lo ha poi staccato dalla parete e mi ha porto la parte posteriore aperta, lo scheletro della cassa toracica e il resto. Due file di cornici più in alto si trovano due uccellini che hanno fatto una fine simile e sono stati imbalsamati. Marcus li ha trovati e incorniciati.
Qui nello studio e fuori sui set fotografici Kauth si sbizzarrisce a livello creativo. Cuce da sé tutti i modelli della linea di moda che crea. Si è fatto aiutare dalla madre soltanto con le tende e il baldacchino del letto.
Quando il gotico è così bello smette anche di fare paura.
Guarda altre fotografie dell’appartamento >>>
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Marcus Kauth, web designer, fotografo nel tempo libero e stilista gothic, 37 anni, in un appartamento di tre persone
Superficie: 146 m² al piano nobile (casa fronte strada, primo piano)
Dove: quartiere Wedding di Berlino, Germania
La morte, nell’ambiente gothic, riveste un ruolo importante. Qui viene messa in scena da un punto di vista estetico, con pallidi volti truccati, vestiti scuri e teschi. Perché una persona è affascinata da ciò? «A dire il vero, arrivavo dalla scena metal, allora avevo 22 anni. Poi mi è finita tra le mani una rivista gothic. E in tutta onestà, le donne, in questa cupa estetica, le trovo terribilmente attraenti», spiega Kauth. Ma la morte? «In quel periodo ho attraversato una fase di depressione. Oggi invece mi definirei uno spietato ottimista. E non ho paura della morte. Forse ti farà ridere, ma me lo immagino così: fai del bene, Marcus, dopo la morte arriverai in un meraviglioso mondo magico, un posto che per te è il più bello».