12 Piante Coprisuolo Che i Giardinieri Usano per Creare Armonia
Le piante a portamento decombente sono indispensabili in giardino e in vaso per bilanciare piante con altre forme
L’armonia tra le forme delle piante è la base della progettazione di un’aiuola ben organizzata. Solo in un secondo momento si diventa esperti di colori e texture; infatti, la base da cui ogni giardiniere parte, è il bilanciamento delle forme.
L’indicazione generale è che a una forma alta e svettante debba fare da contrappeso una forma bassa e allungata, a una tondeggiante una arruffata, ecc. In poche parole occorre mescolare gli opposti, ma con criterio e una sensibilità prospettica che dia profondità e omogeneità all’aiuola. Scoprite queste 12 piante decombenti che potranno regalarvi combinazioni bellissime e inaspettate.
L’indicazione generale è che a una forma alta e svettante debba fare da contrappeso una forma bassa e allungata, a una tondeggiante una arruffata, ecc. In poche parole occorre mescolare gli opposti, ma con criterio e una sensibilità prospettica che dia profondità e omogeneità all’aiuola. Scoprite queste 12 piante decombenti che potranno regalarvi combinazioni bellissime e inaspettate.
Erigeron karvinskianus
Confuso con le margheritine di prato (Bellis perennis), l’Erigeron, detto anche Vittadina, gradisce condizioni di coltivazione del tutto opposte: pieno sole e terreno molto drenato, anche se non del tutto arido. Un po’ d’acqua, in estate, la vuole. Una irrigazione quotidiana è l’ideale, ma sono sufficienti tre a settimana nei mesi più caldi.
L’Erigeron ha un bellissimo portamento a cuscino, tondeggiante e di non modesta altezza, se ben tenuto, che si accompagna, con la sua fioritura arruffata e campagnola, a fiori più statuari, come quelli delle rose.
In autunno è compagno prediletto delle graminacee. Ha il pregio di essere davvero instancabile, purché ben irrigato e con un terriccio con una buona quantità di composti organici e minerali.
Versatilissimo: si presta a crescere in aiola, in vaso invece tende a prostrarsi, creando delle cascate fiorite. Come coprisuolo può andare bene sia nel giardino roccioso che tra le beole di un sentiero.
Confuso con le margheritine di prato (Bellis perennis), l’Erigeron, detto anche Vittadina, gradisce condizioni di coltivazione del tutto opposte: pieno sole e terreno molto drenato, anche se non del tutto arido. Un po’ d’acqua, in estate, la vuole. Una irrigazione quotidiana è l’ideale, ma sono sufficienti tre a settimana nei mesi più caldi.
L’Erigeron ha un bellissimo portamento a cuscino, tondeggiante e di non modesta altezza, se ben tenuto, che si accompagna, con la sua fioritura arruffata e campagnola, a fiori più statuari, come quelli delle rose.
In autunno è compagno prediletto delle graminacee. Ha il pregio di essere davvero instancabile, purché ben irrigato e con un terriccio con una buona quantità di composti organici e minerali.
Versatilissimo: si presta a crescere in aiola, in vaso invece tende a prostrarsi, creando delle cascate fiorite. Come coprisuolo può andare bene sia nel giardino roccioso che tra le beole di un sentiero.
Convolvulus mauritanicus
Chiamato anche Convolvulus sabatius, è una bellissima piantina a portamento realmente strisciante più che decombente. Può essere agevolmente usato in composizioni nei vasi o in cassette sul balcone, ma risalta meglio in giardino, tra i sassi di un roccioso o negli interstizi della pavimentazione.
La fioritura è così abbondante che a volte copre il fogliame, sortendo un bellissimo “effetto lago”.
In climi roventi meglio una posizione in mezz’ombra o in luce parziale. Resiste molto bene con poca acqua, continuando a fiorire, ma meno abbondantemente.
Un suo stretto parente è il Convolvulus cneorum, apprezzatissimo per il fogliame grigio argenteo e il fiore bianco, che può essere egualmente utilizzato sia come coprisuolo che come pianta da balcone.
Da ricordare anche l’Evolvulus convolvuloides, molto simile ma con fogliame più lanuginoso, decisamente più delicato dei suoi due “cugini”, tanto che non sopravvive ai primi freddi neanche a Sud.
Chiamato anche Convolvulus sabatius, è una bellissima piantina a portamento realmente strisciante più che decombente. Può essere agevolmente usato in composizioni nei vasi o in cassette sul balcone, ma risalta meglio in giardino, tra i sassi di un roccioso o negli interstizi della pavimentazione.
La fioritura è così abbondante che a volte copre il fogliame, sortendo un bellissimo “effetto lago”.
In climi roventi meglio una posizione in mezz’ombra o in luce parziale. Resiste molto bene con poca acqua, continuando a fiorire, ma meno abbondantemente.
Un suo stretto parente è il Convolvulus cneorum, apprezzatissimo per il fogliame grigio argenteo e il fiore bianco, che può essere egualmente utilizzato sia come coprisuolo che come pianta da balcone.
Da ricordare anche l’Evolvulus convolvuloides, molto simile ma con fogliame più lanuginoso, decisamente più delicato dei suoi due “cugini”, tanto che non sopravvive ai primi freddi neanche a Sud.
Hakonechloa macra ‘Aureola’
Le graminacee sono apprezzatissime per il portamento a fontana, dapprima eretto e poi ricadente. Le più compatte e basse sono usate nella prima o seconda fila delle bordure e danno morbidezza e vivacità a tutte le composizioni in vaso, purché il contenitore sia abbastanza ampio per contenerle. In particolare questa varietà è usata anche in cima a muretti o in vasi sospesi per il carattere pulvinato del suo portamento, che – unito a un fogliame molto compatto – la rende ideale dove sia necessario “ammorbidire”. Che poi si tratti di una composizione in vaso o di un’aiuola, poco importa, la Hakonechloa si comporta benissimo in ogni situazione.
Importante però è un’illuminazione buona ma non in posizione cocente, e una buona irrigazione.
Le graminacee sono apprezzatissime per il portamento a fontana, dapprima eretto e poi ricadente. Le più compatte e basse sono usate nella prima o seconda fila delle bordure e danno morbidezza e vivacità a tutte le composizioni in vaso, purché il contenitore sia abbastanza ampio per contenerle. In particolare questa varietà è usata anche in cima a muretti o in vasi sospesi per il carattere pulvinato del suo portamento, che – unito a un fogliame molto compatto – la rende ideale dove sia necessario “ammorbidire”. Che poi si tratti di una composizione in vaso o di un’aiuola, poco importa, la Hakonechloa si comporta benissimo in ogni situazione.
Importante però è un’illuminazione buona ma non in posizione cocente, e una buona irrigazione.
Epilobium canum e Fuchsia
Spesso confuso con una fucsia, l’Epilobium canum è detto anche “fucsia della California”. Era precedentemente classificato come Zauschneria. È relativamente poco coltivato ed è un vero peccato, perché le sue qualità sono numerose. A parte la fioritura profusa, di un bel rosso vivace, la sua resistenza al secco ne fa una pianta ideale per la coltivazione in giardini a risparmio d’acqua. Inoltre fiorisce a fine estate fino all’autunno, il che lo rende un compagno impareggiabile per le graminacee e i fiori tardo-estivi.
Le fucsie hanno invece necessità colturali del tutto diverse: terreno acido e torboso, umido e posizione fresca, in ombra o mezz’ombra, lontano dalle correnti d’aria. Anche le fucsie hanno portamento decombente o pulvinato, ma dimensioni in genere più ridotte, e sono piante tradizionali per i vasi sospesi e le composizioni estive.
Spesso confuso con una fucsia, l’Epilobium canum è detto anche “fucsia della California”. Era precedentemente classificato come Zauschneria. È relativamente poco coltivato ed è un vero peccato, perché le sue qualità sono numerose. A parte la fioritura profusa, di un bel rosso vivace, la sua resistenza al secco ne fa una pianta ideale per la coltivazione in giardini a risparmio d’acqua. Inoltre fiorisce a fine estate fino all’autunno, il che lo rende un compagno impareggiabile per le graminacee e i fiori tardo-estivi.
Le fucsie hanno invece necessità colturali del tutto diverse: terreno acido e torboso, umido e posizione fresca, in ombra o mezz’ombra, lontano dalle correnti d’aria. Anche le fucsie hanno portamento decombente o pulvinato, ma dimensioni in genere più ridotte, e sono piante tradizionali per i vasi sospesi e le composizioni estive.
Scaevola aemula
Ritornata di moda solo da qualche anno, la scevola si è guadagnata questo bizzarro nome da Muzio Scevola [leggendario eroe romano che per dimostrare il suo coraggio mise la mano destra sul fuoco che ardeva], poiché i petali del fiore sono disposti come se la corolla fosse tagliata a metà.
Il colore e la forma insolita del fiore ne fanno una vera bomboniera per composizioni in vaso, mentre in aiuola tenderebbe a perdersi, poiché di norma non raggiunge grandi altezze e tende a farsi soffocare da altre piante.
Indispensabile una coltivazione dove non ci sia ristagno d’acqua, in pieno sole o mezz’ombra.
Con l’inverno tende a soffrire e spegnersi, per cui conviene piantarrne di nuove ogni anno. Si moltiplica per seme o per talee semimature, ma in questo caso occorre farle sottovetro per mantenere calore e umidità.
Ritornata di moda solo da qualche anno, la scevola si è guadagnata questo bizzarro nome da Muzio Scevola [leggendario eroe romano che per dimostrare il suo coraggio mise la mano destra sul fuoco che ardeva], poiché i petali del fiore sono disposti come se la corolla fosse tagliata a metà.
Il colore e la forma insolita del fiore ne fanno una vera bomboniera per composizioni in vaso, mentre in aiuola tenderebbe a perdersi, poiché di norma non raggiunge grandi altezze e tende a farsi soffocare da altre piante.
Indispensabile una coltivazione dove non ci sia ristagno d’acqua, in pieno sole o mezz’ombra.
Con l’inverno tende a soffrire e spegnersi, per cui conviene piantarrne di nuove ogni anno. Si moltiplica per seme o per talee semimature, ma in questo caso occorre farle sottovetro per mantenere calore e umidità.
Ipomoea batatas ‘Margarita’
Niente di diverso dalla patata dolce americana, ma con un fogliame verde limoncino. L’Ipomoea batatas è una pianta amante dei climi caldi e non resiste fuori in inverno in nessuna zona d’Italia. Molti giardinieri la ricomprano ogni anno, ma i più avveduti fanno talee durante l’arco vegetativo estivo-autunnale, le tengono in serra in inverno e le ripiantano in primavera.
Tuttavia, se non siete esperti, meglio ricomprarla ogni anno.
È una pianta amata per il suo fogliame cuoriforme o dalle insolte forme tricuspidate e a freccia. Ne esistono numerose cultivar dai diversi colori, compreso il porpora scurissimo, quasi nero, come ‘Ace of Spades’.
Si presta benissimo a composizioni estive e come pianta da aiola a portamento pulvinato. In piena terra tenderà ad allungarsi di più (è pur sempre una rampicante-scadente) e ad aggrapparsi alle altre piante.
Non adatta come coprisuolo.
Niente di diverso dalla patata dolce americana, ma con un fogliame verde limoncino. L’Ipomoea batatas è una pianta amante dei climi caldi e non resiste fuori in inverno in nessuna zona d’Italia. Molti giardinieri la ricomprano ogni anno, ma i più avveduti fanno talee durante l’arco vegetativo estivo-autunnale, le tengono in serra in inverno e le ripiantano in primavera.
Tuttavia, se non siete esperti, meglio ricomprarla ogni anno.
È una pianta amata per il suo fogliame cuoriforme o dalle insolte forme tricuspidate e a freccia. Ne esistono numerose cultivar dai diversi colori, compreso il porpora scurissimo, quasi nero, come ‘Ace of Spades’.
Si presta benissimo a composizioni estive e come pianta da aiola a portamento pulvinato. In piena terra tenderà ad allungarsi di più (è pur sempre una rampicante-scadente) e ad aggrapparsi alle altre piante.
Non adatta come coprisuolo.
Ceratostigma plumbaginoides
Se qualche volta avete visitato la fiera della Landriana avrete forse visto il famoso tappeto azzurro creato dalla Marchesa Lavinia Taverna, ottenuto da una gran distesa di Ceratostigma plumbaginoides.
Il difetto principale di questa piantina è una certa lentezza nell’accrescimento, quindi è consigliabile prenderne più esemplari da piantare vicini, o individui adulti in vasi grandi. La dimensione finale della pianta rimane comunque contenuta.
Al Sud va coltivata in mezz’ombra, al Centro e al Nord in ombra a chiazze o a mezzo sole. L’irrigazione deve essere buona, così come la frazione organica del terriccio, il drenaggio e la concimazione.
A dispetto della sua lentezza nella crescita, il colore dei fiori e il verde del fogliame la rendono un’alleata preziosa in ogni composizione, sia in vaso che in piena terra.
Se qualche volta avete visitato la fiera della Landriana avrete forse visto il famoso tappeto azzurro creato dalla Marchesa Lavinia Taverna, ottenuto da una gran distesa di Ceratostigma plumbaginoides.
Il difetto principale di questa piantina è una certa lentezza nell’accrescimento, quindi è consigliabile prenderne più esemplari da piantare vicini, o individui adulti in vasi grandi. La dimensione finale della pianta rimane comunque contenuta.
Al Sud va coltivata in mezz’ombra, al Centro e al Nord in ombra a chiazze o a mezzo sole. L’irrigazione deve essere buona, così come la frazione organica del terriccio, il drenaggio e la concimazione.
A dispetto della sua lentezza nella crescita, il colore dei fiori e il verde del fogliame la rendono un’alleata preziosa in ogni composizione, sia in vaso che in piena terra.
Muehlenbeckia e Isolepsis cernua
Un’altra pianta che gradisce esposizioni ombrose e umide, la Muehelenbeckia cresce praticamente in riva al mare nelle zone dell’Australia di dove è originaria.
Se il terreno è costantemente umido resiste bene anche in pieno sole.
Può allungarsi a dismisura, tappezzando diversi metri quadri di terreno, ma nelle giuste condizioni è anche una rampicante che raggiunge facilmente i cinque metri. Usatissima come pianta da bordo acquatico in stagni e laghetti, può tranquillamente essere inserita in vasi senza foro di scolo o tra le rocce di un muro umido.
Nella composizione in foto è accompagnata dalla piccola Isolepsis cernua (Scirpus cernuus), detta fiber optic grass, una ciperacea parente del papiro.
Un’altra pianta che gradisce esposizioni ombrose e umide, la Muehelenbeckia cresce praticamente in riva al mare nelle zone dell’Australia di dove è originaria.
Se il terreno è costantemente umido resiste bene anche in pieno sole.
Può allungarsi a dismisura, tappezzando diversi metri quadri di terreno, ma nelle giuste condizioni è anche una rampicante che raggiunge facilmente i cinque metri. Usatissima come pianta da bordo acquatico in stagni e laghetti, può tranquillamente essere inserita in vasi senza foro di scolo o tra le rocce di un muro umido.
Nella composizione in foto è accompagnata dalla piccola Isolepsis cernua (Scirpus cernuus), detta fiber optic grass, una ciperacea parente del papiro.
Chaeanostoma cordatum (Sutera o Bacopa)
Dopo un boom di diffusione avuto solo qualche anno fa, la Bacopa è divenuta una presenza comune nei giardini, e non si può che esserne grati, poiché la sua fioritura è prolungata e costante. Solo i primi freddi la spengono, poiché non è rustica.
Attenzione quando la usate, non pretendete cascate spumeggianti e portamento variabile: la Bacopa è una pianta estremamente pulita e ordinata, dall’aspetto un po’ “immobile”, gradito a chi ama il giardino classico e formale, o se c’è bisogno di una macchia di colore in una composizione.
Dopo un boom di diffusione avuto solo qualche anno fa, la Bacopa è divenuta una presenza comune nei giardini, e non si può che esserne grati, poiché la sua fioritura è prolungata e costante. Solo i primi freddi la spengono, poiché non è rustica.
Attenzione quando la usate, non pretendete cascate spumeggianti e portamento variabile: la Bacopa è una pianta estremamente pulita e ordinata, dall’aspetto un po’ “immobile”, gradito a chi ama il giardino classico e formale, o se c’è bisogno di una macchia di colore in una composizione.
Begonie
Tanto diffuse nelle aiuole, specie quelle comunali, quanto poco conosciute nelle loro mille forme arbustive e decombenti, le begonie sono tra i fiori estivi più coltivati in Italia e nel mondo.
Ne esistono moltissime cultivar, alcune dal fiore più simile alla forme spontanee, altre dal fiore pieno e doppio, caratteristico degli ibridi orticoli. Essendo piante a portamento naturalmente prostrato e compatto, amano posizioni rialzate come un vaso alto, o un muretto. Tutte amano l’ombra, a volte ombra completa, ma più spesso un’ombra gettata da una parete, un albero o un altro edificio. Il sole le sbruciacchia e ne cuoce i fiori, soprattutto quelli stradoppi.
Tanto diffuse nelle aiuole, specie quelle comunali, quanto poco conosciute nelle loro mille forme arbustive e decombenti, le begonie sono tra i fiori estivi più coltivati in Italia e nel mondo.
Ne esistono moltissime cultivar, alcune dal fiore più simile alla forme spontanee, altre dal fiore pieno e doppio, caratteristico degli ibridi orticoli. Essendo piante a portamento naturalmente prostrato e compatto, amano posizioni rialzate come un vaso alto, o un muretto. Tutte amano l’ombra, a volte ombra completa, ma più spesso un’ombra gettata da una parete, un albero o un altro edificio. Il sole le sbruciacchia e ne cuoce i fiori, soprattutto quelli stradoppi.
Geranium
Non abbastanza noto al grande pubblico per via della confusione tra gerani e pelargoni, il Geranium (geranio rustico) è una pianta che sa fare da sé una volta trovata la sede giusta. In aiuola o in vaso non mancherà di stupirvi. Adattabile a cassette da balcone o a vasi sospesi, così come a essere inserito tra le rocce di un muro o nel lastricato di un sentiero.
Raccontaci: quale tra queste piante coltivi o ti piacerebbe coltivare? Condividi opinioni, consigli ed esperienze nei Commenti.
Giardino: Come Usare le Piante Calpestabili Striscianti e Tappezzanti
Non abbastanza noto al grande pubblico per via della confusione tra gerani e pelargoni, il Geranium (geranio rustico) è una pianta che sa fare da sé una volta trovata la sede giusta. In aiuola o in vaso non mancherà di stupirvi. Adattabile a cassette da balcone o a vasi sospesi, così come a essere inserito tra le rocce di un muro o nel lastricato di un sentiero.
Raccontaci: quale tra queste piante coltivi o ti piacerebbe coltivare? Condividi opinioni, consigli ed esperienze nei Commenti.
Giardino: Come Usare le Piante Calpestabili Striscianti e Tappezzanti
Una decombente non convenzionale e di sicuro impatto, non mancherà di incuriosire gli ospiti.
I giardinieri si dividono in tante categorie, una delle quali non ama le forme troppo spigolose, i colori accesi e i contrasti troppo forti. A molti infatti il Lotus berthelotii fa pensare a una pianta aliena, sia per via del suo fogliame grigio che per il colore vistoso e squillante. Magari non sarà la pianta più adatta a un giardino romantico e in stile shabby, ma tenetela presente per i punti in cui volete una macchia di colore che catturi lo sguardo. Ama terreni poveri e secchi, perciò è in grado di “arrangiarsi” da sola, purché sia ben affrancata.
Fate caso alle piantine striscianti che vedete in spiaggia: il Lotus cytisoides, dai minuscoli fiori gialli, è un parente del L. berthelotii.