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Per Pro: Come Scegliere i Fornitori per gli Arredi su Misura
Quali sono gli aspetti da considerare nella scelta di un fornitore? Scopriamolo con l’aiuto di un professionista
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Il valore di un progettista si riconosce anche dalle risorse professionali su cui può contare per la produzione di arredi e complementi su misura, ecco perché è importante saper individuare e interagire con i giusti interlocutori, soprattutto quando si lavora su progetti di alto livello. Falegnameria, tappezzeria, lavorazione del ferro e dei marmi sono solo alcuni esempi di professionalità specializzata a cui l’architetto si rivolge per realizzare tutti quegli elementi su misura che rendono unico un interno. Creatività, puntualità e competenza sono alcuni aspetti fondamentali da valutare, insieme ad altre 5 variabili che abbiamo individuato con l’aiuto di Vincenzo Merli, Direttore Creativo di Epoque by Egon Furstenberg, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di arredi di lusso e su misura, che regolarmente si trova a lavorare fianco a fianco con i progettisti.
1. Il portfolio: conoscere e valutare i progetti già realizzati
Se un progettista ha la necessità di ampliare la propria rete di fornitori, o comunque diversificare, il primo passo è conoscersi. «Il primo contatto con un nuovo fornitore – spiega Merli – avviene, di solito, attraverso un rappresentante che spiega al professionista quali siano le competenze e le opportunità di collaborazione». L’azienda che si propone, si presenta attraverso progetti già eseguiti che possono essere singoli arredi, collezioni, ma anche realizzazioni più ampie, come ad esempio gli interni di un’intera abitazione. È questa la fase in cui il progettista può rendersi conto del portfolio di competenze che il fornitore è in grado di mettere a sua disposizione, nonché dello spessore dei progetti già realizzati.
Se un progettista ha la necessità di ampliare la propria rete di fornitori, o comunque diversificare, il primo passo è conoscersi. «Il primo contatto con un nuovo fornitore – spiega Merli – avviene, di solito, attraverso un rappresentante che spiega al professionista quali siano le competenze e le opportunità di collaborazione». L’azienda che si propone, si presenta attraverso progetti già eseguiti che possono essere singoli arredi, collezioni, ma anche realizzazioni più ampie, come ad esempio gli interni di un’intera abitazione. È questa la fase in cui il progettista può rendersi conto del portfolio di competenze che il fornitore è in grado di mettere a sua disposizione, nonché dello spessore dei progetti già realizzati.
2. Competenze: trovare il giusto equilibrio tra specializzazione e versatilità
In fase preliminare il progettista si renderà anche conto del grado di specializzazione del fornitore che, ad esempio, può essere una falegnameria di altissimo livello ma non in grado di lavorare altri materiali, o viceversa, gestire in autonomia materiali e lavorazioni diverse. L’equilibrio tra specializzazione e versatilità è un aspetto importante da valutare se il progetto prevede arredi in cui sono impiegati vari materiali. Ecco perché, come conferma Merli «il fornitore deve essere specializzato ma anche saper capire il progetto complessivo per suggerire soluzioni adeguate».
In fase preliminare il progettista si renderà anche conto del grado di specializzazione del fornitore che, ad esempio, può essere una falegnameria di altissimo livello ma non in grado di lavorare altri materiali, o viceversa, gestire in autonomia materiali e lavorazioni diverse. L’equilibrio tra specializzazione e versatilità è un aspetto importante da valutare se il progetto prevede arredi in cui sono impiegati vari materiali. Ecco perché, come conferma Merli «il fornitore deve essere specializzato ma anche saper capire il progetto complessivo per suggerire soluzioni adeguate».
3. Il dialogo: istaurare un buon rapporto con il fornitore
Per il committente finale, la variazione del budget in corso d’opera è sempre motivo di disappunto, e spesso fonte di discussioni con il progettista che, dunque, ha bisogno di stabilire in modo preciso e chiaro quali saranno i costi. Affidare un incarico al fornitore vuol dire innanzitutto poter instaurare un dialogo che deve essere sempre basato sulla chiarezza «per favorire una comunicazione chiara e trasparente è opportuno dedicare il tempo necessario a stilare una proposta economica che sia il più possibile dettagliata» spiega il direttore creativo. Perché quando si lavora su misura è facile incorrere in cambiamenti e correzioni in corso d’opera ed è giusto, per entrambe le parti, sapere da subito cosa ciò comporti in termini di costi aggiuntivi. Un buon dialogo, già in fase progettuale, consente anche di individuare idee nuove e soluzioni migliori.
Per il committente finale, la variazione del budget in corso d’opera è sempre motivo di disappunto, e spesso fonte di discussioni con il progettista che, dunque, ha bisogno di stabilire in modo preciso e chiaro quali saranno i costi. Affidare un incarico al fornitore vuol dire innanzitutto poter instaurare un dialogo che deve essere sempre basato sulla chiarezza «per favorire una comunicazione chiara e trasparente è opportuno dedicare il tempo necessario a stilare una proposta economica che sia il più possibile dettagliata» spiega il direttore creativo. Perché quando si lavora su misura è facile incorrere in cambiamenti e correzioni in corso d’opera ed è giusto, per entrambe le parti, sapere da subito cosa ciò comporti in termini di costi aggiuntivi. Un buon dialogo, già in fase progettuale, consente anche di individuare idee nuove e soluzioni migliori.
4. Soluzioni: il contributo creativo e la rete di collaboratori del fornitore
Il fornitore, infatti, non è solo un esecutore ma un prezioso alleato del progettista nell’individuazione di soluzioni creative e funzionali su misura del progetto specifico. «La collaborazione si avvia sempre con un sopralluogo in seguito al quale il fornitore, grazie alla sua esperienza, può fare al progettista più di una proposta. La collezione dell’azienda è il punto di partenza dal quale trarre spunto per creare elementi di arredo su misura». Proprio come nell’alta moda, il fornitore deve saper adattare il “modello” al progetto specifico. La genesi creativa è frutto di confronto e collaborazione tra professionista e fornitore «ed è molto interessante la possibilità di fare rete, condividendo ulteriori fornitori che si hanno a disposizione. Se ad esempio il progettista ha un tessuto oppure un materiale particolare da trasformare, l’azienda si mette a disposizione per farlo con gli strumenti più adatti». Un buon fornitore, quindi, mette a disposizione del progettista quei contatti ben sperimentati che ha acquisito negli anni.
Il fornitore, infatti, non è solo un esecutore ma un prezioso alleato del progettista nell’individuazione di soluzioni creative e funzionali su misura del progetto specifico. «La collaborazione si avvia sempre con un sopralluogo in seguito al quale il fornitore, grazie alla sua esperienza, può fare al progettista più di una proposta. La collezione dell’azienda è il punto di partenza dal quale trarre spunto per creare elementi di arredo su misura». Proprio come nell’alta moda, il fornitore deve saper adattare il “modello” al progetto specifico. La genesi creativa è frutto di confronto e collaborazione tra professionista e fornitore «ed è molto interessante la possibilità di fare rete, condividendo ulteriori fornitori che si hanno a disposizione. Se ad esempio il progettista ha un tessuto oppure un materiale particolare da trasformare, l’azienda si mette a disposizione per farlo con gli strumenti più adatti». Un buon fornitore, quindi, mette a disposizione del progettista quei contatti ben sperimentati che ha acquisito negli anni.
5. Implementazione: seguire i lavori e la logistica
È possibile, per il progettista, seguire la produzione degli arredi su misura in azienda? Si tratta di un aspetto molto importante, non solo in relazione alla precisione nella realizzazione ma anche in relazione alla logistica, e ai tempi di consegna. «È importante che il progettista abbia la possibilità di seguire la realizzazione in tutte le sue fasi, di recarsi in azienda e di vedere con i suoi occhi come avviene la lavorazione dell’arredo». In questo modo, se ci sono degli aspetti che non convincono, ci si confronta ed eventuali modifiche possono essere fatte immediatamente. Infine, consegna e montaggio sono momenti particolarmente delicati, che devono essere seguiti da operai professionisti in grado di gestire eventuali imprevisti.
Questo Ideabook è stato scritto dal team Houzz che gestisce i contenuti sponsorizzati
È possibile, per il progettista, seguire la produzione degli arredi su misura in azienda? Si tratta di un aspetto molto importante, non solo in relazione alla precisione nella realizzazione ma anche in relazione alla logistica, e ai tempi di consegna. «È importante che il progettista abbia la possibilità di seguire la realizzazione in tutte le sue fasi, di recarsi in azienda e di vedere con i suoi occhi come avviene la lavorazione dell’arredo». In questo modo, se ci sono degli aspetti che non convincono, ci si confronta ed eventuali modifiche possono essere fatte immediatamente. Infine, consegna e montaggio sono momenti particolarmente delicati, che devono essere seguiti da operai professionisti in grado di gestire eventuali imprevisti.
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Epoque by Egon Furstenberg was born from an inspiration. From a creative impulse and great passion.
It springs... Читать далее
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