Secondo me il disordine è il peggio che possa capitare fotografando gli interni!
Chiedo a qualche fotografo professionista, sfruttando il topic: Sono appassionato di fotografia (da bravo comunicatore a 360°, faccio del visual content il mio pane quotidiano). Ci sono delle linee guida sulla post produzione di fotografie di interni?
Ho dovuto postprodurre queste fotografie per far risaltare la veneziana nel vetro (nostro prodotto di punta): Cosa ne pensate? Cosa avreste cambiato?

Grazie
Emanuele

Vetreria Tacca

Credo che la maggiore difficoltà sia quella di mantenere l'atmosfera che si respira nell'ambiente da fotografare mantenendo una coerenza con la propria produzione nel tempo e nei diversi servizi affrontati.

La fotografia di interni presenta aspetti peculiari, ma, in linea generale, deve essere affrontata, al pari di tutti gli altri generi fotografici, curando la composizione e risolvendo problemi tecnici legati all'illuminazione. Naturalmente, come al solito, molto dipende dalla disponibilità, in termini di tempo e mezzi messi a disposizione dal committente, in quanto se anche un lavoro "in economia" quasi sempre risulta valido per la maggior parte dei casi, solamente uno studio approfondito dell'ambiente, della disposizione dei mobili e dell'illuminazione variabile durante la giornata, può dare i risultati migliori. Fortunatamente la tecnologia attuale ci consente di correggere, in post produzione, squilibri legati ad un'illuminazione disomogenea, ma è evidente che i migliori risultati possono essere raggiunti solamente partendo da un file che presenti un buon equilibrio tonale e dell'esposizione.

Stanza piccola visitate il ns. sito

Buongiorno Elena, parole sante! Per ottenere una buona foto di interni occorrono veramente molto lavoro e, soprattutto, Competenza.

Il disordine, lo spazio fisico ed il tempo a disposizione, il controllo delle luci e delle ombre ecc. sono condizioni intrinseche alla fotografia e accomunano un pò tutti i generi fotografici, e qui, entrano in gioco: la Tecnica, la Conoscenza, ed un "pizzico" di mestiere; altrimenti, che fotografi saremmo?

Invece, un elemento non meno trascurabile, ovviamente a mio modesto parere, ritengo sia mediare tra la propria creatività e gusto estetico con quella del progettista. Interpretare e sintetizzare l'opera di una terza persona con immagini statiche 2D, utilizzando il linguaggio fotografico senza tradirne la natura, beh, la considero una sfida interessante.

Voi cosa ne pensate?

Buon lavoro a tutti,

Adriano

Non sono una fotografa professionista ma dilettandomi con la macchina foto amatorialmente non posso che concordare su un punto: la difficoltà di rendere in una riproduzione bidimensionale dell'ambiente l'atmosfera che vi si respira camminandoci.

PS. l'idea di lasciar intravedere il corridoio per "raccontare gli spazi" è un piccolo dettaglio ma ha del geniale!

Verissimo Living Deco, aprire le porte su altri locali, non è un piccolo dettaglio, è parte di quella "tecnica e linguaggio fotografico " che usata in modo "corretto" fa sì che la lettura senza soluzione di continuità di uno spazio, oltre a far comprendere meglio un progetto, gli conferisce maggior respiro rendendo l'immagine più dinamica .